jueves, 2 de abril de 2015

NOMBRE COSA Y CIUDAD

Hola Amig@s, ¿qué tal?


OGNI MARTEDÌ  dalle 18 alle 20 "NOMBRE COSA Y CIUDAD"
NOMBRE COSA Y CIUDAD è lo spazio ideato dalla sQuola popolare loska e da Radiodimassa per arricchire lo spagnolo lontano da banchi e lavagne

In diretta con madrelingua e principianti, pronti a divertirsi attraverso un gioco fatto per tutt*, da chi conosce poche parole a chi ne ha tante nel proprio bagaglio.


 
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da martedì 14 aprile
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jueves, 29 de enero de 2015

COMITATI DI QUARTIERE

Iniziativa del 5 giugno 2013 L.O.Ska
http://diariodacaracas.blogspot.it/2013/06/p-margin-bottom-0.html


COMITATI DI QUARTIERE (CONSEJOS COMUNALES)
link Ley Consejos Comunales: http://diariodacaracas.blogspot.it/2012/10/ley-organica-de-los-consejos-comunales.html
JONATHAN OCHOA (sottotitoli intervista da Caracas) – giugno 2013

LOS CONSEJOS COMUNALES

sono un'idea originale di Hugo Chàvez

Un'idea promossa dallo stesso Chàvez

L'iniziativa, all'inizio, è la PARTICIPACION PROTAGONICA

Politica, sociale, culturale

Per la soluzione dei conflitti principali di una comunità

I Consejos Comunales pretendono, in linea di principio,

Mettere da parte le figure burocratiche

Come il Sindaco, il Governatore,

Poiché, in generale, le risorse date dallo Stato non arrivano alla comunità

Dunque l'iniziativa è che il Governo finanzi direttamente i progetti dei Consejos Comunales

Per dare una soluzione effettiva ai problemi della comunità

Sebbene abbiano fatto presa su alcuni settori,

Ci sono Consejos Comunales molto inefficienti

Ci sono Consejos Comunales corrotti,

Ci sono Consejos Comunales di burocrati,

Ci sono Consejos Comunales fatti da sola gente di Destra

Tuttavia è una formula di partecipazione politica effettiva

Significa avere il potere in mano ed usarlo

C'è persino una Legge dei Consejos Comunales

Sulla partecipazione delle comunità nei Consejos Comunales

C'è un modo per eleggere democraticamente ognuno dei portavoce

Che possono essere: il portavoce per la sanità

Il portavoce per i tavoli tecnici sull'acqua

C'è un portavoce per la cultura, uno per l'economia, e così via

Si possono creare distinti portavoce per ogni conflitto che presenti una comunità

I Consejos Comunales hanno fatto presa sulla società venezuelana

Ma non con la determinazione che si aspettava

Personalmente credo che sia per la difficoltà che presentano gli organismi che finanziano dall'alto i Consejos Comunales

Al venezuelano piacciono le telenovele

Ma nella televisione, non nella vita reale.

Per cui creare un Consejo Comunal e partecipare in un Consejos Comunal

Può diventare una telenovela al momento di legalizzare il Consejo Comunal

per ottenere le credenziali come Consejo Comunal costituito.

Non è molto chiara la questione territoriale:

Fin dove arriva un Consejo Comunal?

Qual è il confine dei finanziamenti ad un Consejo Comunal?

Risulta anche difficile l'organizzazione e la federazione di Consejos Comunales,

sebbene ci sia una Legge dei Consejos Comunales

Sulla costituzione dei Consejos Comunales,

sull'invio di risorse, sull'impiego di queste risorse

E sulla discriminazione di queste risorse in base ai progetti della comunità

Però è un'idea così interessante da invitare a parteciparvi

Tuttavia sarebbe stupido dire che il grande movimento bolivariano gira intorno ai Consejos Comunales

Sono di sicuro una FORMULA DI AUTO-POTERE

In modo che la comunità si gestisca da sola dal punto di vista politico ed economico per risolvere i propri problemi

In linea di principio, questa è l'idea dei Consejos Comunales.

La partecipazione delle comunità e della gente nei Consejos Comunales è abbastanza difficile

Ma la loro promozione continua permanentemente

Ed è una FORMULA DI AUTO-GOVERNO

domingo, 12 de octubre de 2014

12 OTTOBRE - 522 ANNI DI RESISTENZA INDIGENA

Cristoforo Colombo scoprì l'America?

A Caracas nel 2004 
viene abbattuta 
la statua simbolo
della colonizzazione



VIDEO - ABAJO EL COLONIALISMO (12-10-2004)
(1/3) http://www.youtube.com/watch?v=Jh5X3MlEeaI
(2/3) http://www.youtube.com/watch?v=DoOVgkBefFg
(3/3) http://www.youtube.com/watch?v=WcpPwuz2j-g

La favoletta coloniale delle tre caravelle ci è stata ripetuta più volte, creando in noi l'immaginario di una grande missione che ha portato benefici tanto al continente europeo quanto a quello americano.

La stessa favoletta è stata usata dai governi latinoamericani e - in particolare - dai mass media venezuelani, che fino al 2003 hanno celebrato ogni 12 ottobre un generico "Día de la raza"

La colonizzazione non è quindi solo un fatto meramente militare o economico. La mentalità coloniale è qualcosa che viene costruito ed alimentato attraverso (falsi) miti, pagine di libri di storia adottati a scuola, celebrazioni "della razza"...
A volte basterebbe chiedere ai colonizzati cosa ne pensano di tutto ciò.

Dal 12 ottobre 2004 in Venezuela viene celebrato il "Día de la Resistencia Indígena", una decisione del Governo di Hugo Chávez che di fatto ribalta la visione eurocentrica, spostando l'attenzione sul massacro degli indigeni e sulle forme di resistenza praticate da oltre 500 anni.

ABAJO EL COLONIALISMO è la storia di quel 12 ottobre 2004, quando i movimenti si sono dati appuntamento a Caracas in Plaza Venezuela, giusto sotto la  statua di Colombo. Da allora quella statua non c'è più.



lunes, 28 de julio de 2014

En Nàpoles se reza y se marcha por Palestina




Nápoles - El 28 de julio los inmigrantes de religión musulmana se han reunido en Plaza Garibaldi para rezar juntos, para celebrar el último día de Ramadán y a la vez manifestar su apoyo al pueblo de Palestina. Véase fotos publicadas por
 

Desde comienzos de julio los bombardeos ejecutados por Israel han generado otra hola de solidaridad a Palestina en todo el mundo, y una vez más en Nápoles, adonde esta lucha siempre ha despertado gran entendimiento con las comunidades de inmigrantes. En muchas casas de Nápoles, sean cual sean las orígenes de las personas, hay una bandera de Palestina. En muchos espacios sociales gestionados por colectivos hay una bandera de Palestina. Hace tres aňos salió desde Nápoles la “Freedom Flotilla”, un barque que los movimientos organizaron para llevar ayudas a Gaza (www.freedomflotilla.it).
  
Cabe destacar que en Nápoles existen también fenómenos de mal-entendimiento con las comunidades inmigrantes, y hasta puede llegarse a llamar a toda una comunidad con el mismo nombre: “Alí” por si eres Pakistán; “Mustafa” si vienes de Magreb; “My friend” si eres de tez negra... En mayo un estudiante de italiano – obrero pakistán, sastre en una fábrica – se me acercó al final de la clase y me preguntó porqué en el trabajo siempre lo llamaban “Alí” si él no se llamaba así. Resultaba difícil contestar. Creo que haya personas que – influenciadas por el bombardeo mediático - parecen resistir a la transformación de Italia en tierra de inmigración, olvidando que desde hace un siglo los italianos siguen emigrando para todo lado.

¡Palestina libre!
¡Sí a las migraciones!
¡No al colonialismo!
 

viernes, 18 de julio de 2014

Ancora violenza in Venezuela? - RACCONTO DEL GOLPE DEL 2002

Napoli - Oggi come ieri il Venezuela è attraversato tanto da forze destabilizzatrici quanto da inviti ad una gestione più razionale dei conflitti.
Gli attivisti si scontrano attraverso i media, a volte in piazza, a volte nelle sedi istituzionali.
Ora più che mai tornano attuali alcune dinamiche che hanno caratterizzato il tentato Golpe dell'11-13 aprile 2002, quando l'istigazione politica e mediatica portò il Venezuela sull'orlo di una Guerra Civile.
Allora, grazie alla resistenza ed all'organizzazione popolare tutto tornò alla "normalità" in 48 ore.
In questo ritrovato contesto di tensione, pubblichiamo la video-intervista in cui Jonathan Ochoa ci racconta brevemente quanto successo dall'11 al 13 aprile del 2002.
Questo contributo ci è arrivato un anno fa per arricchire il nostro dibattito sulla partecipazione dal basso in Venezuela (vedi iniziativa del 5 giugno).

Per la video-intervista in spagnolo:
http://www.youtube.com/watch?v=8jllEC39v9w

Ecco il racconto di Jonathan in italiano:


In questa sezione analizzeremo brevemente quanto successo l'11 aprile:
il Colpo di Stato contro il movimento bolivariano.

Quel giorno fu convocato un corteo,
in quell'epoca tutta la società venezuelana era molto calda:
i cosiddetti "escualidos" (l'opposizione) ed i chavisti.

L'11 aprile i leadear dell'opposizione convocarono un corteo
ed anche i leader del chavismo convocarono un corteo:
i chavisti stavano a Miraflores e gli oppositori stavano nell'Est di Caracas.

Nel tardo pomeriggio, i leader del corteo oppositore
fecero un appello con molta euforia, con molta rabbia,
affinché si arrivasse fino al Palacio de Miraflores, 
dove si trovava il Presidente della Repubblica
e buttarlo giù; dissero: "Oggi è il giorno giusto!"

Questo Colpo di Stato fu fatto l'11 aprile,
ma era legato ad una schifosa campagna organizzata dai mezzi di comunicazione
e da un PARO PETROLERO (sciopero dirigenti industria del petrolio)
che credo nessun paese o movimento poteva sopportare.

Un PARO PETROLERO, un PARO NACIONAL y ECONOMICO

Questo corteo si concluse dove già erano preparati vari francotiratori
che uccisero moltissimi partecipanti ai cortei
al corteo dell'opposizione ed a quello chavista.

L'iniziativa, perversa e schifosa,
fu che ogni settore si accusasse a vicenda
e si verificasse un principio di Guerra Civile.

Quel giorno, l'11 aprile 2002,
in pratica accadde che ci furono caduti, morti dal lato dell'opposizione
e ci furono caduti, morti tra i manifestanti per il Governo.

L'11 aprile fu un giorno nefasto, pieno di molte morti, di molto sangue,
qui in Venezuela e nello specifico a Caracas.

Dopo queste morti la gente rimase molto ammutinata,
i mezzi di comunicazione si incaricarono di accusare il Presidente della Repubblica,
che fu lui a causare tutte queste morti.

L'11 aprile il Presidente viene sequestrato
Chàvez viene portato su un'isola (La Horcila), molto lontano dal Venezuela.

L'iniziativa era cacciarlo dal Paese o assassinarlo
l'iniziativa era negoziare con lui.

Poi i mezzi di comunicazione tirano fuori una supposta rinuncia di Hugo Chàvez
per demoralizzare il movimento bolivariano.

Poi si viene a sapere, attraverso una chiamata telefonica,
che CHAVEZ NON RINUNCIO'
e lui fa uscire un foglio, attraverso un militare patriota,
in cui spiega che lui non ha rinunciato al potere che il popolo gli ha dato.

Mentre Chàvez era sequestrato sull'isola,
nel Palacio de Miraflores si uniscono tutti gli organizzatori di questo Colpo di Stato:
Rappresentanti del potere economico,
Proprietari dei mezzi di comunicazione,
la nefasta Chiesa Cattolica, sempre presente contro il popolo.

Questi personaggi lì riuniti auto-nominarono Pedro Carmona Estanga
SI AUTO-NOMINO' PRESIDENTE
un dittarorello, era presidente della CTV
(Consejo del trabajo de Venezuela)
 
Questo si auto-proclama al Venezuela, destituisce tutti i poteri della Nazione,
e... danno il benvenuto ad un nuovo Presidente,
i mezzi di comunicazione dicono: "Buongiorno, abbiamo un nuovo Presidente!"
E QUI NON E' SUCCESSO NIENTE

Mentre la calma regnava sui mezzi di comunicazione,
per strada si muoveva qualcosa: i collettivi popolari e la gente umile si mobilitarono
raggiunsero il Palacio de Miraflores.

Chiuso il Canale Pubblico per non comunicare la verità,
il Canale Pubblico lo riprendono alcuni cineasti patrioti
e fanno sapere che il Presidente della Repubblica non ha rinunciato
e che si tratta di un Colpo di Stato.

L'iniziativa era dire che Chàvez se ne era andato per gli assassini di quel giorno
e che la classa lavoratrice e "buona" restituisce l'ordine democratico alla Nazione
E QUI NON E' SUCCESSO NIENTE
tutto torna alla normalità.

L'11 aprile le classi che vanno verso il Palacio de Miraflores
esigono la restituzione di Chàvez.

I fattori di potere accumulati nel Palacio de Miraflores,
auto-nominando Pedro Carmona Estanga, fuggono da lì.

In quei giorni ci fu un movimento dei paracadutisti di Maracay,
che furono "chiave" per la restituzione dell'ordine democratico,
prendono il Palacio de Miraflores e restituiscono l'ordine democratico.

Riportano il Presidente venezuelano
grazie a tutto il movimento popolare che si auto-organizzò immediatamente,
e si presentò al Palacio de Miraflores per esigere
la restituzione del Presidente della Repubblica.

Questo è un fatto inedito in Venezuela
e da allora in poi il movimento bolivariano ha preso decisamente forza.

Bisogna notare che quando Chàvez torna,
invece di tornare con ansia di vendetta contro tutti coloro che attentarono alla sua vita,
Chàvez tira fuori un Cristo e dice che
bisogna restituire la calma, che la pace deve tornare nel Paese,
e che perdona quanto di nefasto fosse accaduto
ai margini dei Piani contro tutta la Nazione.


  Traduzione di Fabio Avolio

miércoles, 25 de junio de 2014

SALUD en VENEZUELA - Anteprima interviste a Jonathan Ochoa (con sottotitoli in italiano)



Napoli - Ecco un anteprima della video-intervista a Jonathan Ochoa, attivista culturale venezuelano, che in diverse occasioni ha offerto dei contributi per far conoscere la realtà venezuelana anche qui in Italia. Questa video-intervista sul tema della SALUD è stata inviata da Caracas per l'iniziativa promossa dal collettivo "sQuola popolare loska", che il 5 giugno 2013 ha organnizzato al lab.okk.ska l'incontro LA PARTECIPAZIONE DAL BASSO IN VENEZUELA. Vedi: http://diariodacaracas.blogspot.it/2013/06/p-margin-bottom-0.html

In attesa della pubblicazione dei video con sottotitoli, giriamo il link youtube in lingua spagnola

 https://www.youtube.com/watch?v=lmFffwtSoJs

e pubblichiamo a seguire un'anteprima dei sottotitoli in italiano.





LA SALUD EN VENEZUELA (video-intervista a Jonathan Ochoa)

Caracas (giugno 2013), traduzione a cura di Fabio Avolio

Bene, uno dei grandi drammi del Venezuela è sempre stata la Sanità Pubblica

E credo anche del latinoamerica

E la dicotomia se deve essere pubblica o privata

O barcamenarsi tra tutte e due

Alcune pubbliche, alcune private

O privata con alcune cose pubbliche

O totalmente pubblica con alcune cose private

Quando il Governo Bolivariano assume il potere nel 1999

Questa è una delle sue principali motivazioni

E dei suoi principali piani da eseguire

La sanità

Il guaio della Sanità, il grande dramma della Sanità



E che periva nelle sale d'attesa degli ospedali


Hugo Chàvez, in alleanza con il Governo di Cuba,

Che è stato sempre eccellente in materia di Salute

Mondialmente riconosciuto, inoltre,

Generò ed inventò varie Missioni

Che non sono altro che strategie per rendere accessibile la Salute

Alle classi più disagiate


Perché c'è una piccola operazione molto economica

Che si può fare alle persone con difficoltà visive


Cioè, non protette

E dotarle di occhiali adeguati alle loro problematiche

Ed i bisognosi di intervento

Insomma, si interveniva chirurgicamente sulla retina, l'occhio...

Nello specifico: “Cerchi Mision Milagro e potrà conoscere i dettagli di questa Missione”

Poi si ingegnarono, il Governo di Cuba ed il Governo del Venezuela,

In alleanza strategica: PETROLIO per SALUTE

Le Missioni Barrio Adentro


Al principio erano piccoli moduli dotati dei principi basilari

Per le cure basilari

E la realizzazione di una diagnosi precoce

In ogni zona, in ogni quartiere popolare

Era come l'ESAGONO che si installava nella zona popolare

Un piccolo esagono

E lì le persone trovavano attenzione

La persona anziana poteva misurare la pressione

Poteva prendere la sua pastiglia per la pressione

Un'attenzione diretta

C'è un medico interno lì, un medico cubano



Che è la dotazione di cliniche e ospedali


Che precisamente adegua i grandi ospedali

Che è sempre stato un dramma

Adeguarli e dotarli di tutto il necessario in modo che la Sanità fosse di facile accesso

Per le comunità più popolari

Nonostante tutto, la Missione Barrio Adentro non avanza richieste socio-economiche


Posto che non è esclusivamente per i poveri


viernes, 27 de septiembre de 2013

12 ottobre 1492 - RESISTENZA INDIGENA


Cristoforo Colombo scoprì l'America?

A Caracas nel 2004 
viene abbattuta 
la statua simbolo
della colonizzazione



VIDEO - ABAJO EL COLONIALISMO (12-10-2004)
(1/3) http://www.youtube.com/watch?v=Jh5X3MlEeaI
(2/3) http://www.youtube.com/watch?v=DoOVgkBefFg
(3/3) http://www.youtube.com/watch?v=WcpPwuz2j-g

La favoletta coloniale delle tre caravelle ci è stata ripetuta più volte, creando in noi l'immaginario di una grande missione che ha portato benefici tanto al continente europeo quanto a quello americano.

La stessa favoletta è stata usata dai governi latinoamericani e - in particolare - dai mass media venezuelani, che fino al 2003 hanno celebrato ogni 12 ottobre un generico "Día de la raza"

La colonizzazione non è quindi solo un fatto meramente militare o economico. La mentalità coloniale è qualcosa che viene costruito ed alimentato attraverso (falsi) miti, pagine di libri di storia adottati a scuola, celebrazioni "della razza"...
A volte basterebbe chiedere ai colonizzati cosa ne pensano di tutto ciò.

Dal 12 ottobre 2004 in Venezuela viene celebrato il "Día de la Resistencia Indígena", una decisione del Governo di Hugo Chávez che di fatto ribalta la visione eurocentrica, spostando l'attenzione sul massacro degli indigeni e sulle forme di resistenza praticate da oltre 500 anni.

ABAJO EL COLONIALISMO è la storia di quel 12 ottobre 2004, quando i movimenti si sono dati appuntamento a Caracas in Plaza Venezuela, giusto sotto la  statua di Colombo. Da allora quella statua non c'è più.

Fabio Avolio