domingo, 2 de junio de 2013

LA PARTECIPAZIONE DAL BASSO IN VENEZUELA


LABORATORIO OCCUPATO SKA

sQuola popolare loska

presenta

LA PARTECIPAZIONE DAL BASSO IN VENEZUELA

FOCUS:
  • Il tentativo di Golpe del 2002
  • Accesso ad una sanità pubblica e gratuita
  • Comitati di quartiere (Consejos Comunales)
  • Radio comunitarie e media alternativi

Presentazione

Dopo la dittatura militare di Pérez Jiménez (1948-1958), il Venezuela visse un lungo periodo di democrazia formale, basata sull'alternanza di forze unite nella persecuzione della guerriglia e nella repressione della protesta. Nel 1989 quanti non arrivavano più a fine mese diedero vita al cosiddetto Caracazo, delle azioni di saccheggio represse dal Governo di Carlos Andrés Pérez. In un contesto di povertà, speculazione e parassitismo, nel 1992 Hugo Chávez venne arrestato mentre era alla guida di una sollevazione militare. Candidato a Presidente nel 1998, vinse contro la vecchia classe politica col progetto di una nuova Costituzione (1999); da allora è la Destra a mettere in campo tentativi di destabilizzazione.

A tal propostito, proietteremo alcuni frammenti sul tentativo di Colpo di Stato del 2002 tratti dal documentario Puente Llaguno. Claves de una masacre.



Passati gli anni dei sabotaggi e dei tentativi di rovesciamento, nel 2005 Hugo Chávez apre nuovi programmi sociali (Misiones) e lancia la Misiòn Barrio Adentro grazie alla collaborazione di migliaia di medici cubani. Si inizia a parlare del Socialismo del Siglo XXI ed il chavismo getta le basi per la costruzione di un'altra società, che fosse fondata su: l'accesso ad una sanità pubblica e gratuita; i programmi di alfabetizzazione (Misiòn Robinson); la nascita dell'Universidad Bolivariana de Venezuela; una legge che invita a costituire Comitati di Quartiere (Ley de los Consejos Comunales); l'incentivazione del cooperativismo e della gestione operaia delle fabbriche; la creazione di mercati alimentari a prezzi calmierati; investimenti nei trasporti pubblici e per la ristrutturazione delle case; crediti agevolati per la prima casa; e poi, la diffusione di libri gratuiti o a basso costo, la contro-informazione, le radio e le televisioni comunitarie...



Sul finire del 2006 Chávez viene rieletto con un 63% che premia le sue iniziative politiche. Forte dei consensi ottenuti, il 2007 viene dedicato al referendum per riformare circa 60 articoli della Costituzione in direzione del socialismo: ridefinizione delle istituzioni da quelle locali a quelle nazionali (Nueva Geometrìa del Poder); riduzione a 36 ore dell'orario di lavoro settimanale (44 ore per la legge vigente); definizioni dei vari tipi di proprietà (privata, mista e collettiva), e tante altre proposte che avrebbero cambiato di fatto l'impianto costituzionale. Tuttavia ci fu grande astensione e vinse di una manciata di voti il NO. Da allora il chavismo ha lavorato alla difesa ed al consolidamento dei passi in avanti compiuti.



Proveremo a concentrare il dibattito sulle iniziative politiche che hanno stimolato la partecipazione dal basso ed hanno così consentito la prosecuzione del processo politico venezuelano nonostante la morte del suo leader.


Intervengono:
Indira Pineda – sociologa cubana
Fabio Avolio – diariodacaracas.blogspot.com

Video-intervista da Caracas a:
Jonathan Ochoa – attivista culturale
info: italieni@autistici.org

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